sabato 4 dicembre 2010

INVESTIMENTI ED OCCUPAZIONE.... BONIFICHE SUBITO!!!




Cittadini, Lavoratori,

Il recente vertice tenutosi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha evidenziato che la realizzazione delle bonifiche e dell’accordo di programma per la chimica nella nostra zona industriale, sono i naturali e dovuti presupposti per rilanciare l’occupazione e nuovi investimenti, dando una grande boccata d’ossigeno a tutto il comparto industriale siracusano.

Considerato che il governo regionale siciliano vorrebbe destinare 80 milioni di euro per le bonifiche nell’area industriale di Priolo, per l’avvio del nuovo impianto di “biodisel” della Ecoil, e per il progetto relativo alla realizzazione dei nuovi insediamenti di strutture destinate al trattamento delle materie plastiche (ciclo dell’etilene).

Ricordando che ENI si era impegnato ad investire 140 milioni di euro per il consolidamento degli assetti produttivi su Priolo di Polimeri Europa e di Sindyal.

Noi di Sinistra Ecologia Libertà Priolo VOGLIAMO che ENI confermi, e non solo a parole, ma con i fatti l’impegno ad investire i 140 milioni di euro, che insieme ai fondi promessi dalla Regione e al rispetto di tutta quella parte ecosostenibile dell’accordo di programma per la chimica, rilancerebbero la campagna delle bonifiche, la chimica e l’etilene per la rinascita dei due poli metalmeccanici di Punta Cugno e di Marina di Melilli.

Sinistra Ecologia Libertà

Circolo di Priolo Gargallo

sabato 6 novembre 2010

PRIOLO DICE BASTA !!!!!!


CITTADINI, LAVORATORI,

LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE NELLA ZONA INDUSTRIALE DI PRIOLO E’ ORAMAI GIUNTA AL COLLASSO, ED E' PER QUESTO CHE VORREMMO SAPERE QUALI PROVVEDIMENTI CONCRETI E NON SOLO ASSISTENZIALI, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PRIOLO, ALLA LUCE SOPRATTUTTO DELLO SCORSO ACCORDO DI PROGRAMMA, HA PENSATO DI VARARE IN MERITO AI NUMEROSISSIMI DISOCCUPATI PRIOLESI.

QUALI AZIONI POLITICHE CONCRETE IL SINDACO E LA SUA GIUNTA STANNO ATTUANDO O INTENDONO ATTUARE PER TUTELARLI?

AD OGGI,LA VERITA' E'CHE, PER L'OCCUPAZIONE,L’AMMINISTRAZIONE NON HA INTRAPRESO VERSO ERG E LE ALTRE GRANDI IMPRESE DELLA ZONA INDUSTRIALE, NESSUNA AZIONE CONCRETA E DURATURA, TALE DA POTER GARANTIRE, SIA GLI ATTUALI POSTI DI LAVORO, CHE UN NUOVO SVILUPPO OCCUPAZIONALE.

LA GENTE DI PRIOLO ED I LAVORATORI SONO STUFI E STANCHI!!!!

La POPOLAZIONE ED I LAVORATORI VOGLIONO UNO SVILUPPO INDUSTRIALE IN LINEA CON LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E LA TUTELA DELLA LORO SALUTE. NON SI PUO’ CONTINUARE PIU' A PROGETTARE E COSTRUIRE IMPIANTI CON LE LOGICHE INDUSTRIALI DEL PASSATO, LOGICHE CHE CI HANNO PORTATO ALLA ATTUALE CONDIZIONE DI POPOLO DISOCCUPATO E PER DI PIU' INQUINATO.

NOI DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ DI PRIOLO, VOGLIAMO E PROPONIAMO, CHE L’AMMINISTRAZIONE NON INTRAPRENDA SOLTANTO PROVVEDIMENTI ASSISTENZIALI, MA CHE CON FORZA E VOLONTA’ POLITICA SI MUOVA CONCRETAMENTE VERSO LE COMMITTENTI INDUSTRIALI E LE SEDI POLITICHE ED ISTITUZIONALI DI RIFERIMENTO, PER RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE, INSISTENDO AFFINCHE'SIFACCIANO LE BONIFICHE E GARANTENDO AI DISOCCUPATI PRIOLESI LA MASSIMA PERCENTUALE DI OCCUPAZIONE POSSIBILE, COME PROMESSO NELLE CAMPAGNE ELETTORALI.

PRIOLO NON PUO’ ANCORA SOPPORTARE CHE IL PROPRIO TERRITORIO SIA CONTINUAMENTE DEVASTATO E DETURPATO, CHE LA SALUTE DEI CITTADINI E DEI LAVORATORI SIA COSTANTEMENTE MESSA IN PERICOLO DA EMISSIONI INCONTROLLATE ED ILLEGALI DI SOSTANZE INQUINANTI, CHE LE NOSTRE RISORSE IDRICHE SIANO PERENNEMENTE SFRUTTATE E SACCHEGGIATE SENZA LIMITI E IN MODO DEL TUTTO GRATUITO, MENTRE I CITTADINI SIAMOCOSTRETTI A PAGARE L'ACQUA INQUINATA DAI REFLUI INDUSTRIALI A PESO D'ORO.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ PRIOLO VUOLE CHE LA CITTADINANZA PRIOLESE NON SIA ULTERIORMENTE TARTASSATA CON TASSE E BALZELLI, MA CHE SI APRA UNA NUOVA STAGIONE DI DIRITTI PER I CITTADINI. SAREMO E SIAMO SEMPRE IN PRIMA FILA, CON E PER I CITTADINI ED I LAVORATORI, PER L’OCCUPAZIONE, LO SVILUPPO E LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’

CIRCOLO DI PRIOLO GARGALLO

martedì 12 ottobre 2010



SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’

CIRCOLO “ROSA LUXEMBURG” - PRIOLO G. (SR)

COMUNICATO STAMPA

SI E’ COSTITUITO A PRIOLO GARGALLO (SR) IL CIRCOLO “ROSA LUXEMBURG” DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’. IN OCCASIONE DEL TESSERAMENTO 2010 DEL PARTITO, PIU’ DI 40 ISCRITTI HANNO ADERITO AL CIRCOLO S.E.L. DI PRIOLO G. CHE HA UFFICIALMENTE PARTECIPATO AL CONGRESSO PROVINCIALE COSTITUTIVO DI S.E.L. TENUTOSI AL PARK HOTEL DI SIRACUSA IL 10 SETTEMBRE 2010.

NEL CORSO DELLA RIUNIONE DEGLI ISCRITTI E’ STATO ELETTO UN COMITATO DIRETTIVO COMPOSTO DA 12 ISCRITTI, CON L’ELEZIONE DI SANDRO GIURDANELLA A COORDINATORE DEL CIRCOLO, ELETTO ANCHE DELEGATO DI CIRCOLO AL PROSSIMO CONGRESSO REGIONALE DI SEL SICILIA. PER IL CONGRESSO NAZIONALE DI S.E.L. CHE SI TERRA’ A FIRENZE NEI GIORNI 22-23-24 OTTOBRE 2010, E’ STATO ELETTO DELEGATO DI CIRCOLO CARMELO GRECO.

IL CIRCOLO S.E.L. DI PRIOLO ADERISCE E PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DALLA CGIL PROVINCIALE DI SIRACUSA, DALLA C.D.L CGIL PRIOLO E DA ALCUNI MOVIMENTI ED ASSOCIAZIONI PRIOLESI PER LO SBLOCCO DELLE BONIFICHE, IL DISINQUINAMENTO, LO SVILUPPO ED IL LAVORO NELLA ZONA INDUSTRIALE PRIOLO-MELILLI-AUGUSTA DEL PROSSIMO 23 OTTOBRE 2010.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ PRIOLO, NELLE PROSSIME SETTIMANE INCONTRERA’ I PARTITI E I MOVIMENTI DEL CENTROSINISTRA PRIOLESE PER ILLUSTRARE E CONFRONTARE LE PROPRIE IDEE, PROPOSTE E PROGRAMMI PER EVENTUALI INIZIATIVE DI CARATTERE UNITARIO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE ED I PROBLEMI LOCALI E DEI CITTADINI.

PRIOLO G. 12.10.10




IL COORDINATORE

S. GIURDANELLA

sabato 24 aprile 2010

RACCOLTA FIRME PER I REFERENDUM PER L'ACQUA PUBBLICA.


DOMENICA MATTINA 25 APRILE 2010 A PRIOLO G. IN PIAZZA QUATTRO CANTI DALLE ORE 10 CIRCA, INIZIERA' LA RACCOLTA DELLE FIRME PER I REFERENDUM NAZIONALI, CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA, E PER LA PETIZIONE CITTADINA PER IL RITORNO ALLA GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA A PRIOLO G.
L'ACQUA E' UN BENE PUBBLICO E' NON PUO' ESSERE SOGGETTA A LIBERO MERCATO .
VENITE NUMEROSI A FIRMARE. VI ASPETTIAMO.

mercoledì 3 marzo 2010

20 Marzo 2010 - Manifestazione NO RIGASSIFICATORE a Priolo G. (SR)

In concomitanza alla manifestazione che si terrà a Livorno, giorno 20 Marzo 2010 Contro la costruzione del Rigassificatore, anche Priolo ha deciso di sfilare per le vie cittadine per ribadire di essere contro la realizzazione dell'impianto di rigassifigazione di Priolo!
SI PARTIRA' DA PIAZZA RENO (S. FOCA) ORE 16.30 PER ARRIVARE IN PIAZZA 4 CANTI! IL PERCORSO SARA' LO STESSO A QUELLO DELL'ULTIMA MANIFESTAZIONE!

TUTTI INSIEME CONTRO I RIGASSIFICATORI, NE' QUI NE' ALTROVE

Alla Manifestazione aderiscono:
Ass. Culturale "Priolo Parla", Comitato Priolese No al Rigassificatore, PD, Libera Democrazia, UDC, Associazione Liberamente, Associazione Risvegli, Con Toppi per Priolo, Cittadini Attivi, Movimenti Democratici, IDV, Comitato in difesa del referendum STAVOLTA DECIDI TU, Federazione Provinciale dei Verdi, Associazione Neverland, Rifondazione Comunista, La Sinistra - Priolo.

mercoledì 10 febbraio 2010

Comunicato stampa di alcune associazioni siracusane in favore di Padre Carlo D'Antoni e gli altri arrestati di Bosco Minniti.

A TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA



A seguito delle notizie riguardanti l'arresto e l'inchiesta giudiziaria a carico di padre Carlo D'Antoni e della comunità di Bosco Minniti, manifestiamo forte sconcerto e incredulità per la gravità delle accuse formulate e, nel rispetto dell'operato della magistratura, esprimiamo sincera e massima solidarietà a padre Carlo fiduciosi che l'esito dell'inchiesta in corso possa chiarire la sua posizione ed il suo operato.

Da anni Padre Carlo D'Antoni e la sua comunità svolgono un ruolo fondamentale nell'accoglienza degli immigrati e degli emarginati con ammirevole impegno e disinteressata dedizione, rappresentando per tutto il mondo dell'associazionism o e del volontariato un sicuro e determinante punto di riferimento.



Agire Solidale, Amnesty International, ARCI, Centro Sociale Culturale PIO LA TORRE, Comitato 100 donne, Emergency, Arcisolidarietà , Libera Siracusa, Arciragazzi, Jamii onlus, Stonewall GLBT, Legambiente, Associazione La Nereide, Il Tribunale Per I Diritti del Malato e Cittadinanzattiva.


Al riguardo il Movimento politico cittadino La Sinistra - Priolo e l'associazione www.nuovapriolo.net, si uniscono alle preoccupazioni delle associazioni verso gli arrestati, ed esprimono tutta la loro fiducia nei confronti della magistratura che farà piena luce sui fatti e ristabilirà la verità nei confronti delle persone interessate.




Da " www.ilgiornaledisiracusa.it"

La polizia ha sgominato un'organizzazione che favoriva la permanenza illegale
Falsi permessi di soggiorno, nove arresti a Siracusa
In manette padre Carlo, parroco di Bosco Minniti
di Damiano Chiaramonte


Siracusa - Da presidio interreligioso simbolo dell’integrazione e della difesa dei diritti dei migranti a covo di un’organizzazione criminale specializzata nel rilascio di permessi di soggiorno falsi. La parrocchia di Bosco Minniti, regno di don Carlo D’Antoni, il prete di frontiera paladino degli emarginati è il luogo su cui ruotano le indagini della polizia di Siracusa, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che avrebbero fatto luce sull’attività di una banda accusata di gestire il racket per il rilascio di falsi permessi di soggiorno a clandestini.

Tra le nove persone arrestate proprio padre Carlo D’Antoni, parroco della Chiesa di Bosco Minniti, prete simbolo dell’assistenza ai disagiati e soprattutto ai migranti, un suo collaboratore volontario, Antonino De Carlo, 35 anni, e l’avvocato Aldo Valtimora, anch’egli trentacinquenne, molto conosciuto per l’azione di sostegno e di assistenza agli immigrati. Per i tre, sottoposti agli arresti domiciliari, l’accusa è di associazione per delinquere. La stessa misura cautelare è stata notificataa due nigeriani, Dafè Million Towor e Mike Eke, entrambi di 23 anni, mentre a due loro giovani connazionali è stata imposta la misura restrittiva dell’obbligo di dimora. Per altre due nigeriane, al momento irreperibili, invece, il Gip di Catania ha emesso ordine di custodia cautelare in carcere per riduzione in schiavitù e sfruttamento. Infine, per un nigeriano di 28 anni ed un cinese di 39, è stato disposto l'obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria.

Per gli investigatori, l’associazione per delinquere è finalizzata al favoreggiamento dell’illecita permanenza di stranieri nel territorio dello stato italiano, falso ideologico in atto pubblico e false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Le indagini, coordinate inizialmente dalla Procura della Repubblica di Siracusa e successivamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, avrebbero accertato la gestione, da parte dell’organizzazione, la permanenza in Italia di extracomunitari di origine cinese e nigeriana, produceva e rilasciava, dietro compensi, variabili da 800 a 1000 euro, documenti falsi necessari per ottenere i relativi permessi di soggiorno per asilo politico o protezione, tanto da diventare un punto di riferimento a livello nazionale per i clandestini provenienti da diverse parti d’Italia. Attraverso questo sistema l’organizzazione sarebbe riuscita ad ottenere la regolarizzazione di numerose ragazze di origine nigeriana, avviate da tempo alla prostituzione in Campania.

Nella conferenza stampa di questa mattina è emerso che non ci sono al momento prove che padre Carlo D’Antoni avesse intascato denaro, mentre appare evidente il fatto che il sacerdote fosse a conoscenza dei fatti e che pertanto acconsentisse allo svolgersi dell’azione criminale.

Attraverso il sistema scoperto dall'indagine della polizia, alcune giovani prostitute nigeriane che vivono in Campania, erano riuscite ad ottenere un regolare permesso di soggiorno, per iniziativa degli sfruttatori che le mantenevano in stato di schiavitu'. A due degli indagati e' stato per tale motivo contestato anche il reato di riduzione in schiavitu' e sfruttamento della prostituzione.

Nell'ambito dell'operazione di Polizia che ha portato in carcere nove persone per avere favorito la permanenza in Italia di immigrati clandestini, sono stati arrestati anche il parroco della chiesa di Bosco Minniti, padre Carlo D'Antoni, un suo collaboratore, Antonino De Carlo, e un avvocato, Aldo Valtimora. Per loro sono scattati gli arresti domiciliari.

Consiglieri Comunali di opposizione Consiglio Comunale di Priolo Gargallo: richiesta convocazione consiglio comunale


Al Presidente del Consiglio Comunale

di Priolo Gargallo


Al Segretario Comunale

dott. Italia



Oggetto: richiesta convocazione consiglio comunale.

I consiglieri comunali Alessandro Biamonte, Biagio Cardillo, Maurizio Lombardo, Giuseppe Menesello e Luciano Gianni, chiedono la convocazione di un Consiglio Comunale con il seguente ordine del giorno:

1. Richiesta all'amministrazione di predisporre un sistema di riprese audiovisive e registrazioni audio in seno al consiglio comunale.

2. Predisporre il servizio di streaming online delle sedute del consiglio comunale direttamente sul sito del comune.

3. Creare un archivio consultabile online delle sedute del consiglio comunale.

4. Predisporre un sistema di prenotazione elettronica per gli interventi da parte dei consiglieri comunali.

5. Utilizzare il sistema di invio SMS già in dotazione a questa amministrazione per informare i cittadini sulla convocazione di ogni consiglio comunale.

6. Utilizzare tutti i supporti comunicativi in dotazione per garantire la partecipazione della cittadinanza al consiglio.

7. Realizzare uno spazio apposito in Piazza Quattro Canti dove affiggere la convocazione dell'ordine del giorno dell'imminente consiglio comunale.

Le proposte da noi avanzate servono per garantire sempre di più la democrazia, la trasparenza e la partecipazione della cittadinanza all'attività politica e amministrativa.

Inoltre garantiscono a tutti i consiglieri comunali una tutela in quanto si permette una registrazione fedele e integrale.

Comunicato dei Consiglieri Comunali di opposizione al Consiglio Comunale di Priolo Gargallo


I consiglieri comunali Alessandro Biamonte, Biagio Cardillo, Giuseppe Menesello e Luciano Gianni, chiedono attraverso i deputati regionali On. Gianni, On. Bonomo, On. De Benedictis, On. Marziano un incontro immediato con l'assessore regionale agli enti locali per porre fine a questo andazzo indecente di non rispetto del regolamento comunale da parte del Sindaco e del Presidente del Consiglio.

A Priolo non esiste più la democrazia
, i consiglieri comunali non riescono più a svolgere il loro compito di controllo e di proposta per cui sono stati eletti essendo impediti nello svolgimento del loro mandato da un Presidente del Consiglio che in maniera costante all'interno del consiglio comunale viola il regolamento, gestendo i lavori come se fosse all'interno della propria azienda.

Ieri per l'ennesima volta l'opposizione ha dovuto abbandonare l'aula perchè mortificata nel proprio ruolo, il Presidente del Consiglio ha continuato a trasgredire il regolamento non dando la parola ai capigruppo come previsto dal regolamento, in particolare art. 42 "gestione del consiglio comunale".

Mortificati da un Sindaco che dal suo insediamento ad oggi, non ha risposto mai alle innumerevoli istanze presentate dalla minoranza, nonostante nell'ultimo consiglio lo stesso Sindaco ha garantito alla minoranza che avrebbe risposto a tutte le istanze.

Per tutto ciò diciamo basta ancora una volta e chiediamo chiarezza in merito, per poter proseguire nel migliore dei modi il nostro mandato affinchè prevalga la legge.

sabato 9 gennaio 2010

I fatti di Rosarno.

ROSARNO : UNA RIVOLTA ANNUNCIATA.



Sembra trascorso più di un secolo da quando, col sindaco Peppe Lavorato, Rosarno affrontava la questione dei migranti nel segno della tolleranza e dell’integrazione.

Sembra che Caulonia e Riace siano distanti più di mille chilometri dalla Piana di Gioia Tauro. In questi due comuni calabresi si è voluta considerare l’immigrazione come una grande opportunità per far rivivere paesi dell’interno, altrimenti destinati dall’emigrazione all’invecchiamento della popolazione e allo spopolamento graduale e totale.

I fatti gravi di questi giorni sono la ricaduta delle grandi contraddizioni che vive il nostro Paese e la nostra regione rispetto ad una problematica sicuramente difficile, ma che è aggravata da una legge assurda e pericolosa (la Bossi-Fini), da una assenza di politiche coerenti e efficaci di emersione del lavoro nero e irregolare, dall’assenza dello Stato e delle Istituzioni in larga parte del territorio calabrese e meridionale.

In Calabria la situazione diventa esplosiva per la presenza pervasiva e ossessiva della ‘ndrangheta, per il controllo che esercita sul territorio, per i suoi collegamenti con pezzi della politica e dell’apparato burocratico in tutto il territorio regionale.

Questa è la lettura degli avvenimenti di Rosarno, esplosi in tutta la loro gravità dopo l’ennesimo atto di provocazione e intimidazione mafiosa. Non è dato ancora sapere se legati al tentativo di dare un nuovo segnale di presenza attiva e di predominio territoriale, proprio nel mentre a Reggio Calabria si teneva la riunione dopo l’attentato alla Procura della Repubblica della città dello stretto.

Chi oggi si permette di parlare di una Calabria “leghista” non sa quello che dice, tenta maldestramente di strumentalizzare una rivolta provocata da mesi di tensione, da una situazione di povertà, degrado e sfruttamento, da condizioni di violenza e sottomissione quotidiana.



La cosa più grave è che, nonostante la manifestazione pacifica di qualche mese fa per rispondere all’ennesimo attacco nei confronti dell’ex cartiera e ai ferimenti di alcuni “braccianti di colore” e l’inchiesta della Rai sulle condizioni di vita, di lavoro, igienico sanitarie degli accampamenti dei migranti di colore, non si sia fatto nulla, non si è messa in piedi una politica di superamento di questa vergogna nazionale.

Eppure, l’inchiesta metteva a nudo lo sfruttamento disumano a cui erano e sono sottoposti i migranti da parte del caporalato, il pizzo che sono costretti a versare, le condizioni di indigenza e povertà assolute, le condizioni di degrado in cui sono costretti a vivere, la pericolosità dal punto di vista igienico sanitario.

Ora la questione è sotto l’attenzione generale in tutto il Paese.

Proprio per questo è necessario che si parta da una denuncia forte delle intimidazioni, delle violenze e dei ferimenti subiti dalla comunità africana che lavora e vive a Rosarno e nella Piana di Gioia Tauro.

Dopo, per la Sinistra, si rende obbligatoria una battaglia seria per l’abolizione della Legge Bossi-Fini sull’immigrazione, per rimettere le cose a posto, ritornare a parlare di accoglienza, tolleranza e integrazione, non utilizzare le questioni della sicurezza e della paura delle persone per inserire provvedimenti che minano l’uguaglianza dei cittadini e le loro libertà individuali.

Infine, proprio nel mentre il Governo a Reggio Calabria è venuto ad annunciarci il potenziamento delle forze dell’ordine (121 unità) e dei giudici per la procura e la costituzione del Comitato per i beni confiscati, è importante ribadire che la lotta alle mafie e alla ‘ndrangheta (che si scopre essere “rilevante” nazionalmente) ha bisogno di una forte repressione, ma anche di politiche sociali e del lavoro che tolgano la regione dalla depressione economica e civile, che facciano superare una situazione di arretratezza, povertà e indigenza, che diventano il terreno più fertile per imporre la supremazia dei poteri mafiosi. E non ha bisogno di provvedimenti nazionali a favore dei mafiosi come l’asta per i beni confiscati e lo scudo fiscale.

Se da un lato, quindi, è prioritario riportare la calma a Rosarno, dall’altro occorre affrontare la questione in modo organico (certamente non col trasferimento degli immigrati nel CPS di Crotone – come si sta facendo), affrontando i problemi alla radice, partendo dalla soluzione dei problemi di lavoratori, che sono venuti nel nostro Paese per ricercare una migliore condizione di vita e che hanno trovato, al contrario, sfruttamento, violenza e repressione, insomma, una situazione peggiore di quella da cui sono fuggiti.







Catanzaro, 9.1.2010
Fernando Pignataro

Comitato Scientifico Nazionale SEL